Aspen
La natura del pioppo ( Aspen in inglese), implica il tremore. Il tremolio delle foglie è molto marcato e viene immancabilmente notato. Questo tremore è paragonabile alle paure del tipo Aspen. Sono delle persone molto sensibili, è come se avessero uno strato di pelle in meno, percepiscono e sentono cose che normalmente non si sentono, come se avessero delle antenne molto sviluppate che captano. Si tratta di persone naturalmente miti e timorose, che riflettono in sé tutte le sofferenze del mondo, anche se non ne sono minimamente coscienti.
Spesso hanno la sensazione che debba succedere qualcosa e questo crea timore, possono sentire presenze o entità estranee, la paura è vaga e imprecisa. Tendono a non parlarne perché non sanno spiegare le loro paure. Non possono stare in ambienti tesi perché ne assorbono immediatamente le tensioni. Cercano spiegazioni, vorrebbero razionalizzare ciò che succede. Le paure emergono con facilità, bastano piccoli stimoli esterni. La paura, costante e senza nome, li porta a comportamenti estremi pur di mantenere la sicurezza. Spesso, prima di andare a letto fanno il giro della casa , chiudendo a chiave tutte le porte, e poi vorranno controllare tutto di nuovo venti minuti dopo. Nella maggior parte degli individui, la presenza del pericolo stimola una risposta interiore, che rappresental’essenzadel coraggio. Ma il tipo Aspen non conosce questa risposta.
La signora Nora Weeks, assistente del dottor Bach, ora defunta, definiva le paure di tipo Aspen come paure di cose non viste né udite, che tuttavia fanno rizzare i capelli, danno la pelle d’oca e portano a guardarsi costantemente le spalle. C’è sempre un senso di disastro incombente, che causa panico e un terrore inesplicabile.
Il potenziale positivo Aspen: uno stato di pace interiore, di sicurezza e di assenza di paura. Le negative premonizioni lasciano il passo al forte desiderio di avventura e di nuove esperienze, senza che la persona pensi a eventuali difficoltà o pericoli.
Se il fiore potesse parlare ci direbbe:
“E’ proprio di notte, quando i rumori del giorno si calmano fino a cessare a poco a poco che la percezione si fa più sottile, e i sensi non più frastornati, si fanno più acuti..Risvegliate da quell’ora silenziosa le cose intorno assumono aspetti diversi e sembrano animarsi tra i giochi delle ombre...Sei nel cuore della notte attento ad ogni sussurro, ogni scricchiolio, ogni piccolo fruscio. Calmo ma vigile, ti lasci avvolgere da quell’atmosfera quasi irreale, in cui la magia ti sembra possibile, mentre aspetti il sacro riposo del sonno...Conserva quella sensibilità, quella stessa disposizione dell’anima che ti permette di attingere conoscenza dalle cose stesse, mentre le osservi per conoscerle, mentre le ascolti, mentre apprendi da esse...”
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