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BLOG

I fiori di Bach ed i loro amici

Beech

2021-02-19 09:09

Giulio Di Meo

Fiori di Bach,

Beech

Beech: “Per quanti hanno bisogno di vedere più bontà e bellezza in tutto ciò che li circonda”

“Per quanti hanno bisogno di vedere più bontà e bellezza in tutto ciò che li circonda”

Il tipo Beech è arrogante, polemico, eccessivamente critico verso gli altri, pieno di pregiudizi e giudizi. Negli altri cerca sempre i difetti, e non manca mai di erigersi a giudice. E’ capace di giudicare la stessa colpa molte volte. Manca di umiltà e compassione. Quando critica, alza gli occhi al cielo, non tanto per manifestare la sua disapprovazione, quanto per implicare che tale disapprovazione è condivisa dai poteri supremi. E’ molto sensibile, sa di essere vulnerabile, ferite e umiliazioni antiche lo rendono insicuro, ha scarsa autostima, non può guardarsi interiormente e alza forti barriere di autoprotezione, reagisce proiettando tutta la negatività all’esterno, apparendo forte e sicuro di sé. I sentimenti sono bloccati, non si immedesima negli altri, non c’è compassione né comprensione. Concepisce un unico modo di essere, il suo, ha un bisogno assoluto di cancellare la libertà di espressione altrui. Intollerante verso tutto ciò che non si adatta alle sue idee e alla sua ristretta visione delle cose, alle norme da lui stesso codificate, è irremovibile, si irrigidisce nei suoi giudizi, difficilmente si rivede e cambia idea. Non assimila ciò che apprende. I sentimenti e i pensieri negativi prodotti dal tipo Beech, gli si ritorcono contro in molti modi; Questi individui si costruiscono la loro palude personale di irritazioni, e c’è da meravigliarsi che sopravvivono alle sabbie mobili che loro stessi hanno creato. Sono snob che mirano a ferire, dandosi arie e impuntandosi su una quantità di piccolezze, quali l’accento di una persona, o il modo in cui pronuncia determinate parole...Una pignoleria che non deriva da una cultura superiore, ma solo dall’intolleranza.

Il potenziale positivo di Beech: la tolleranza, la capacità di capire il prossimo e la sensazione di formare un tutt’uno con le altre persone. Il positivo atteggiamento favorito da Beech fa sì che la persona riesca a vedere dietro ai difetti del prossimo il lato buono e positivo.

 

Se il fiore potesse parlare ci direbbe:

 

“Vorrei parlarti delle parole che scaturiscono così facilmente dalle labbra degli uomini che essi ormai non prestano più al loro linguaggio la dovuta attenzione...Ogni parola è una freccia scagliata con l’arco del pensiero. Chi le dirige perciò, ne è responsabile affinché esse non siano come cavalli selvaggi che corrono liberi in ogni direzione e che, nel loro impeto possono travolgere quello che incontrano...le parole possono essere portatrici di gioia, di coraggio, possono donare speranza e amore ma anche generare paura e sofferenza...e spesso restano vive a lungo nel cuore di chi le rivceve. Che ogni parola quindi sia come una nota che ha il suo posto preciso nell’armonia di una musica…

Che il tuo pensiero sia chiaro e consapevole nella scelta delle parole che userai poiché esse sono la manifestazione dell’energia del pensiero. Che le tue parole possano essere, il più possibile, un abbraccio dell’anima e che possano portare l’amore e la verità che hai nel cuore”.