Qual’è la differenza fra una difficoltà e un problema? Una difficoltà richiede un inizio, il problema una decisione. Per lo più è chiaro cosa si deve fare nelle difficoltà, si ha solo timore di farlo. Nell’affrontare un problema ci si trova di fronte, invece, alternative per lo più inconciliabili, fra le quali occorre scegliere. Sembra facile, ma che fare se la difficoltà sta proprio nel decidere?
Alla base c’è la paura di prendere una decisione sbagliata, e di scoprire, una volta che non è possibile tornare indietro, che una delle altre scelte sarebbe stata preferibile. Questa doppia possibilità di errore blocca a tal punto che spesso si preferisce non decidere affatto, o oscillare fra una posizione e l’altra. Non appena, per intuito, si propende verso una decisione, risuonano nelle orecchie le argomentazioni razionali che consigliano il contrario. E non appena la ragione ha il sopravvento e si è sul punto di optare per la scelta logica, qualcosa nel cuore dice: « Oh! Se sapessi cosa è veramente giusto! »
Nel suo libro « Il secondo anello del potere », Castaneda riporta un suo dialogo con Don Juan, lo sciamano tolteco di cui fu allievo.
« Che decisione devo prendere ? », chiese al suo maestro.
« Fai una scelta e agisci di conseguenza », gli rispose quello.
« E se prendo la decisione sbagliata ? », obiettò Castaneda.
« Non c’è giusto o sbagliato, c’è solo la tua decisione! », fu la risposta.
Ma Castaneda non mollò: « E se mi rendo conto solo dopo che ho sbagliato? »
« Allora prendi una nuova decisione! », rispose Don Juan. « Puoi prendere in ogni momento una decisione e poi agire di conseguenza. Dov’è il problema? »
Queste considerazioni possono essere d’aiuto a chi ha difficoltà a decidere. Non si prendono decisioni per l’eternità, ma per il « qui e ora ». E se le cose cambiano si può decidere nuovamente. Questo non vuol dire che le precedenti decisioni fossero sbagliate, ma che diventano superate: significa che si è fatto un passo avanti. In effetti è questo il nocciolo del problema: la difficoltà di decidere blocca l’evoluzione, mentre le decisioni spontanee portano avanti, anche se si procede a zig-zag. Pertanto, la cosa più importante è non aspettare che le decisioni ci vengano estorte, ma prenderle direttamente! La difficoltà si supera cominciando, è semplice.
Parole chiave:
INSICUREZZA, INDECISIONE
Scleranthus è indicato per le persone perennemente indecise che fanno fatica a prendere una decisione, soprattutto quando sono di fronte a una scelta tra due alternative.
Prevale una carenza di equilibrio e di armonia interiore; l’incostanza e l’indecisione portano la persona a parlare saltando continuamente da un tema all’altro. L’umore è incostante e passa da un estremo all’altro: dalla felicità alla tristezza, dall’energia all’apatia, dall’ottimismo al pessimismo, dal riso al pianto. Questa prospettiva in perpetuo mutamento può portare la persona ad essere inaffidabile, a perdere tempo inutilmente e a lasciarsi sfuggire delle occasioni che non vengono colte per tempo proprio a causa della predominante indecisione.
Il potenziale positivo di Scleranthus: Sicurezza in sé stessi e decisione, capacità di mantenere intatto il proprio equilibrio di fronte ad ogni tipo di situazione. Le decisioni vengono prese con rapidità e, quando necessario, si passa direttamente all’azione.